sabato 30 dicembre 2006

Un buon non nuovo anno. A chi? a te! a me?

Domani è l'ultimo dell'anno, non so ancora cosa faremo e non me ne preoccupo, lascio fare ai miei amici.
Le persone realmente si divertono a festeggiarlo? io starei volentieri a casa, se non fosse che devo pur mantenere qualche amicizia e un minimo di vita sociale.
Il mio obiettivo, come ogni anno, è trovare l'angolo più buio della casa/piazza/locale, ubriacarmi ed entrare in catalessi, salvo avere pochi attimi di lucidità per imprecare, tirare qualche peto e scomodare qualche santo.
Ahh... se fossi un grande artista, di quelli maledetti, penserebbero di me: "che animo sensibile!", "si porta addosso tutta la sofferenza del mondo" e "bla bla bla..."; e via, reggiseni che volano, cocaina e orgia collettiva.
E invece verrò preso per un povero pirla, buttato nell'angolo a biascicare frasi senza senso e parlare con il bicchiere chiamandolo Jack (e no, non ci sarà dentro whiskey invecchiato trent'anni, fa schifo).

Un nuovo anno, che palle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' autobiografico? no perchè se lo è... ti calza a pennello!ahahah!
(e anche se fossi un grande artista... le poppe rimarrebbero coperte e le mutandine belle aderenti!)

(LA VENDETTA è UN PIATTO CHE SI GUSTA LENTAMENTE)